martedì 9 ottobre 2007

a u t u n n o i n p o e s i a


The morns are meeker than they were-
The nuts are getting brown -
The berry's cheek is plumper -
The Rose is out of town.
The Maple wears a gayer scarf -
The field a scarlet gown -
Lest I should be old fashionedI'll put a trinket on.




I mattini sono più miti di com'erano -
Le noci stanno diventando marroni -
La guancia della bacca è più paffuta -
La Rosa è fuori città.
L'Acero indossa una sciarpa più gaia -
Il campo una veste scarlatta -
Per non essere fuori moda mi metterò un ciondolo.

Emily Dickinson - Autunno



la mia stagione preferita...


alcune ricettine per fare un perfetto Törggelen


Il Törggelen risale a vecchie tradizioni e il nome deriva dalla parola "Torggl" che era la stanza dove si svolgeva la torchiatura dell' uva quando la vendemmia era finita; col passare del tempo la tradizione è un po' cambiata e non si festeggia più in quella stanza, ma nei masi -
a tavola si serve lo "Susser" (vino nuovo non fermentato) e vino, pane di segale, formaggio, würstel fatti in casa, speck, affettati e naturalmente le castagne, avvolte in un panno umido; anche i crauti, canederli e altri deliziosi piatti fanno parte del pranzo molto particolare del Törggelen





ZUPPADIVINO (oserei dire ZUPPADIVINA) mettere sul fuoco 1/2 litro di brodo e a fuoco lento aggiungere 4 tuorli d'uovo, 1/4 di vino bianco (speciale il sylvaner di novacella!), 1/4 di panna fresca e mescolare fino arendere tutto cremoso, salare e pepare - versare in tazze ed aggiugere dadini di pane vecchio rosolati nel burro e cospargere di cannella.


GROESTL tritare finemente 1 cipolla e farla dorarein un po' di burro; aggiungete poi 600 g di vitello tagliate a fettine sottili e farla rosolare (!!esiste anche la versione con carne cotta, ottima per riciclare qualche avanzo!!) - in una seconda padella rosolare con un altro po' di burro 1 kg e 1/2 di patate lessate tagliate a fettine, quando avranno acquistato un bel colore dorato aggiungere alla carne - insaporire il tutto con delle foglie di alloro, la maggiorana, il sale ed il pepe e bagnare con del brodo - servire cosparso di prezzemolo e accompagnare da un'insalatina di cavolo cappuccio tagliato sottile condito con sale-pepe-olio-aceto-semi di cumino-piccoli pezzetti di speck saltati in padella


STRAUBEN mescolare 280 g. di farina, 40 g. di burro fuso, 1/4 di litro latte (alcune ricette prevedono metà latte e metà birra, a me piace di più solo con il latte), 2 cucchiai di grappa, 3 uova e un pizzico di sale fino ad ottenere un impasto uniforme - far cadere l'impasto con l'aiuto di un imbuto nell'olio bollente seguendo un movimento circolare dal centro verso l'esterno, dovete disegnare una spirale nell'olio! dorare gli Strauben da entrambi i lati per circa 4 minuti, quindi asciugarli su carta assorbente e servirli ancora caldi cosparsi di zucchero a velo con marmellata di mirtilli rossi.....

non dimenticate di portare in tavola qualche kaminwurst (salamino tirolese) , un po' di schüttelbrot (schiacciate di segale), dello speck a dadini, del kren..... e ovviamente del buon vino e delle caldarroste!!!

martedì 2 ottobre 2007

t h e b i g b l u e

smaltita la sindrome da rientro restano i ricordi di un posto meraviglioso....














poche parole, solo immagini e ovviamente un paio di ricettine


























in questi posti magici il cibo è semplice e profumato, un banale purè di fave (che io faccio con le lenticchiette piccole arancioni) condito con un filo di olio, un pesce o un kalamaraki alla brace riescono a rievocare il ricordo di piccole taverne sulla spiaggia dove si mangia sotto un albero con i piedi nella sabbia e ci si dimentica di tutto


I N S A L A T A G R E C A
2 pomodori (a pezzi grossi) 1 cetriolo (a cubetti) 1 cipolla rossa (ad anelli) 2 peperoni verdi (ad anelli) 100 gr formaggio feta (a cubetti) 5 olive origano o basilico
capperi per condire 3 cucchiaini di olio d’oliva 1 limone (succo) sale mettere pomodori, peperoni, olive e cetriolo in un’insalatiera. versare il condimento e mescolare bene. aggiungere sopra all’insalata la cipolla tagliata ad anelli e il formaggio feta. Cospargere il tutto con l’origano o il basilico e alcuni capperi (l'insalata con i capperi l'abbiamo mangiata solo una volta, quindi non so se siano previsti nella ricetta originale, ma se vi piacciono ci stanno benissimo) questo piatto è la tradizionale insalata estiva che accompagna tutti i cibi, a pranzo come a cena. è perfetta sia con il pollo che il manzo, il pesce o i frutti di mare, le polpette o le verdure. per realizzare questo piatto vengono utilizzati due straordinari prodotti della terra greca, ovvero: l’olio d’oliva e il formaggio feta.




la versione di Amorgos prevede l'utilizzo del formaggio locale al posto della feta, più morbido e delicato.

T Z A Z I K I
500 G yogurth intero, sale, olio e.v.o., 1 cucchiaio aneto (secondo me ci sta bene anche il finocchietto), 2 cetrioli tagliati a fettine (meglio grattuggiati con una grattugia dai buchi grossi, tipo quella per le carote e lasciati scolare)
mescolare tutti gli ingredienti in un piccolo recipiente, con delicatezza; far raffreddare in frigorifero fino al momento di servire.


I N S A L A T A D I M E L A N Z A N E
bucate con la forchetta 1 kg di melanzane tonde e fatele cuocere in forno caldo per tre quarti d'ora (la buccia deve essere abbrustolita), pelatele e fate una poltiglia con succo di limone e sale, aggiungete una piccola cipolla tritata, mezza tazza di prezzemolo tritato e mezza tazza di olio evo; si può servire decorata con olive, fettine di pomodoro e prezzemolo tritato.

P O L P O G R I G L I A T O c o n s a l s a a l l i m o n e in grecia i polpi vengono appesi e quasi seccati al sole prima di essere grigliati; ne risulta un sapore intenso e una consistenza che permette di assaporare pienamente il sapore delle carni.
2 polpi freschi da circa 600 g l'uno
olio e.v.o.
succo di limone
1 rametto di foglie di prezzemolo tritate
un rametto di origano (o origano e timo
sale q.b.
pepe (preferibilmente nero) q.b.
bollite i polipi in acqua salata per una ventina di minuti e lasciateli raffreddare nella loro acqua. Separate i tentacoli e grigliateli interi su una piastra arroventata sino a che imbruniscano; tagliateli "a fischietto" in tocchetti di un paio di centimetri e serviteli conditi con la salsa "latholemono" che avrete ottenuto amalgamando tutti i suoi ingredienti e scaldandoli brevemente a bagno maria.







...prima di partire un ultimo ouzo al bar "le grand bleu", dove tutte le sere alle otto proiettano l'omonimo film di Luc Besson girato proprio qui








http://www.amorgos.net/frames.htm